Teatro

Beruschi sul tranvai a Lanzo d'Intelvi

Beruschi sul tranvai a Lanzo d'Intelvi

Con il volto bonario e birichino di sempre, e la stessa immediata simpatia, Enrico Beruschi lunedì scorso ha salutato il pubblico comasco al 'Birrificio' di Como. Nel corso della serata, durante la quale l'assessore regionale alla Cultura Ettore Albertoni ha fatto il punto sulle iniziative di valorizzazione promosse dal Pirellone nel territorio lariano, il milanesissimo attore ha preannunciato la sua presenza domani alle 21 a Lanzo d'Intelvi per la rappresentazione della commedia Quel tranviere chiamato Desiderio. «Siamo partiti da un testo scritto in italiano da Sergio Cosentino. E' la storia di un tranviere in pensione il cui fratellastro è svizzero - racconta Beruschi - Un po' per idea nostra, un po' dietro stimolo della Televisione Svizzera, che ha commissionato l'opera e la trasmetterà nel periodo natalizio, siamo poi passati al dialetto. Domani sera rappresenteremo la commedia in Valle 'Intelvi, poi la porteremo in tournée nel corso del prossimo autunno». Ad ospitare l'opera sarà il Teatro Stabile dell'Insubria di Lanzo d'Intelvi, già Palalanzo. Enrico Beruschi fa inoltre parte del direttivo dell'associazione culturale "Amici dell'Insubria", costituitasi nella località intelvese per il sostegno al teatro e per la promozione di attività culturali sul territorio. Sicuramente cresciuto a pane e dialetto milanese, l'attore ha vivacemente raccontato le sue ascendenze lariane, legate ai soggiorni sul ramo lecchese del lago. «Nell'unica foto sopravvissuta dell'agosto del 1941 di una vecchia chiesetta di Abbadia Lariana - dice - compare una donna in attesa di un bimbo: era la mia mamma e il piccolo atteso ero io». Enrico Beruschi, nato a Milano nel 1941 in zona Porta Ticinese, nel borgo allora detto dei 'furmagiatt', compagno di scuola di Cochi Ponzoni e di Renato Pozzetto, ha debuttato nel 1972 sul palcoscenico del Derby di Milano. Diplomato ragioniere, ha portato alla popolarità il personaggio del "ragionier Beruschi" in trasmissioni televisive quali Luna Park e Drive in, cui sono seguiti Emilio, Sabato al circo ed Estate 5. L'attore nel 1979 ha partecipato al festival di Sanremo con Sarà un fiore. Interprete di opere teatrali e cinematografiche, dai primi anni '90 Beruschi ha deciso di dedicarsi esclusivamente al teatro: ricordiamo Tre sull'altalena di Luigi Lunari per la regia di Silvano Piccardi, La cena dei cretini e Il rompiballe di Francis Weber per la regia di Filippo Crivelli, la commedia musicale Can Can, Molto rumore per nulla di Shakespeare, Casa di bambola di Ibsen, Ora è possibile spegnere il computer di Sergio Cosentino. Ora l'attore preannuncia un ritorno in tv, sicuramente atteso con simpatia, e forse con nostalgia, dalla grande platea del piccolo schermo.